tradimenti
i miei favolosi 30 anni 2 Clelia (vera)
di 50epiu
11.04.2024 |
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"Non serve ke ripeto la prefazione dei 'I MIEI FAVOLOSI 30 ANNI' non solo riferiti a quando ne avevo 30, ma anke 31, 32, 33..."
"Quando pensi di aver conquistata una donna, è lei ke ha conquistato te" Mai proverbio fù più azzeccato.Non serve ke ripeto la prefazione dei 'I MIEI FAVOLOSI 30 ANNI' non solo riferiti a quando ne avevo 30, ma anke 31,32,33. Cmq partendo dai 30, avevo detto ke ero diventato l'amante di Marta, la moglie del padrone dell'hotel dove ero chef, ma nonostante avevo cominciato anke una relazione con Sandra, ke vi racconto poi, si presentò anke Clelia, di cui ho pubblicato altri racconti tutti veri.
Clelia risistemava le camere, cominciava sempre alle 10, il personale aveva lo spogliatoio all'ultimo piano, nel sottotetto,
aveva 24 anni sposata da 1 e con un bimbo di 1 anno avuto prima del matrimonio. Quel primo giorno ke cominciò arrivò
alle 9, x fare buona impressione al padrone, entrò nello spogliatoio e mi vide in slip "oh scusa, mi hanno mandata qui
sù x cambiarmi, scusa di nuovo" e uscì, io messa la divisa uscii, "scusa tu, ma non c'è serratura" mi presentai "io Clelia
sistemo le stanze e aiuto in cucina" "allora ci vediamo giù io sono lo chef." Dopo qualke giorno facendo la spola dalla cucina ai frigoriferi, o x andare al bagno del personale, più di 1 volta la vedevo a sbirciare dalla finestra.
Come sempre Marta veniva alle 12, e dopo le solite moine, quando eravamo soli, si cucinava, e alle 15 andava via, Clelia veniva dopo il servizio a lavare il pavimento, poi capitò ke io mi ero attardato xkè ancora si cuoceva l'arrosto x la sera,
"puoi anke farmi un sorriso dalla finestra quando mi vedi" "te ne sei accorto, è ke non resisto, a non vederti" C "ma ke dici, sei sposata da poco, e hai un bimbo" "lo so, ma se ti racconto la mia storia ti metti a piangere" C "oddio, ora mi hai incuriosito, dimmi" "non qui ora ho da fare" C "allora ti aspetto sotto il ponte del fiume alle 18" "ok, ma aspetta prima ke non conosco il posto" C.
Puntuale la vidi arrivare, mi seguì, scese dalla sua e salì sulla mia auto. "Ciao, è molto ke aspetti?" C "no, 5 mnuti,
poi alle 19 ricomincio, ma raccontami, posso darti prima un bacio" "se vuoi" C avvicinai le labbra alle sue e fu un'attrazione immediata, quasi non sapeva baciare, dovetti forzare le labbra con la lingua x incrociare la sua, ma poi
le venne facile, allungai i sedili, le sollevai la gonna, tirai fuori il cazzo, mi misi sopra, stop. Pensavo fosse una facile
e invece cominciò a singhiozzare le lacrime le scendevano sulle guance "no no non voglio, cosi fece mio marito, e non l'ho mai perdonato, ero vergine, e ingenua, si è approfittato di me e mi ha violentata, se non ero incinta non l'avrei mai sposato" C "scusa, non volevo farti del male, ma lui è un vero bastardo" le asciugai le lacrime e le baciai gli occhi "sei tanto caro, scusami se ti ho fatto perdere tempo" C "ma ke dici, io ti rispetto non mi piace la violenza sulle donne, ora devo andare, ci vediamo domani, e sorridimi dalla finestra" "ok, ma baciami ancora" C
Andai a lavorare, era giovedì, e alle 21 avevo 40 persone a pesce, quindi venne anke lei, in più c'era Marta, la cognata,
e il lava piatti, più i camerieri. La cena finì ke era l'1, alle 24 in un momento ke eravamo soli, "vado alla casa al mare,
lui non viene, e i bambini stanno dormendo dai nonni, ti aspetto" M "ok, telefono a mia moglie ke faccio tardi, ora lascio ke la torta la tagliano in sala" lei andò via, Clelia anke aveva quasi finito, andò in bagno prima di andarsi a cambiare e la seguii, lasciò la porta socchiusa immaginando ke l'avrei seguita, la baciai mettendo una mano nel camice a prendere il seno, una quarta abbondante, "te la senti di vederci domani alle 18?" "si, voglio farmi perdonare dell'altro giorno" C "non hai niente da farti perdonare" "dove vengo?" "andiamo a casa di mia nonna ke non gli piace mia moglie, 1 e di Ravenna 1 di Bari vedi tu!"
Alle 0,30 ero da Marta, alle 2,30 da mia moglie. Venerdì alle 18 ero da mia nonna con Clelia, gliela presentai,
entrammo nella mia stanza da ragazzo e chiusi. "Sei bellissima, se non te la senti parliamo solo."
Era fine giugno ed era caldo, indossava leggins leggeri da cui si intravvedevano le mutandine e una t shirt senza reggiseno da cui sporgevano i capezzoli. "Se volevo solo parlare non stavo qui, voglio essere tua" C
La t shirt e i leggins erano a terra, il seno era avanti la mia bocca e dalle mutandine di pizzo bianche si vedeva la
nuvoletta scura del pube, non ci pensai su, la tirai a me, la baciai, mi abbassai a succhiare i capezzoli ke aveva piccoli,
lei mi sfilò la canotta e mi abbassò pantaloncini e mutande, in ginocchio si passò il cazzo fra le tette e su tutto il viso, baciandolo e leccandolo come un gelato, "è bellissimo, voglio ke mi insegni a fare tutto" C "sarò il tuo maestro e se mi ubbidisci ti farò godere come mai" "si padrone, ma ci vuole poco, con lui ho goduto solo un paio di volte, ora basta parlare, voglio essere la tua puttana," C (e lo sarebbe diventata nei racconti da protagonista) "comincia con l'aprire la bocca e succhia il cazzo" prese a ciucciare la punta, le spiegai ke doveva prenderlo tutto fino alle palle ricacciarlo e affondare di nuovo, mentre leccava la cappella "mi viene da vomitare" C "comincia piano, e poi più veloce" era una brava allieva, imparò subito, "vieni sul letto, mettiti sopra ke mentre succhi ti lecco la fica" "si fammi sentire con la lingua ke sensazione si prova" x la prima volta fece il 69, "è bellissimo, è bellisimo godo si godo" C come riusciva a parlare col cazzo in bocca non l'ho capito, la feci girare le misi il cazzo fra le tette e la scopai in bocca, "sto venendo aaah godo ingoia puttana,
non si butta niente" "ng ng glu ag e la prima mmmmh sborra ke ingoio buona" C "hai imparato presto, sai quante ne berrai" "si alla faccia del cornuto, ma ora? io ho ancora voglia" C "calma puttanella dammi 10 minuti, vieni sopra" si mise sopra a baciarmi e a farsi succhiare i capezzoli con la fica mi massaggiava il cazzo ke stava crescendo "la dobbiamo depilare la fichetta, come una bambola" "si tutto quello ke vuoi, è cresciuto mettilo" C "fallo da sola devi imparare" lo prese in mano e lo guidò nella fica, scopandosi da sola, "è stupendo, è mio, ti voglio sempre, non l'ho mai sentito cosi in fondo, oddio oddio vengo di nuovo" saltava di brutto 2 volte in 2 anni e già 2 volte in 30 minuti "godo gooodoooo siiiiiii è bellisssiiiiimo, godiii aaankeeee tu dai" C "no, ho una sorpresa" "xkè, ti voglio sentire, ma ke vuoi fare?" "sono o non sono il tuo padrone! allungati pancia sotto" "si sono la tua puttana, ma ke mi fai?" C le baciai il collo, la schiena, il culetto, passai la lingua nel solchetto, bagnai le dita nella fica e cominciai a giocare col buchino, "no li no, non l'ho mai fatto, e se fa male?" "sssss, ubbidisci, ke faccio pianissimo" si rassegnò mentre io dopo il primo dito ero già al secondo, lei gemeva, ma non x il dolore xkè spingeva in su, misi anke il terzo dito ruotando la mano, "è pronto, ora ti inculo e sono sicuro ke ti piacerà" "si, già mi piaceva con le dita," C le andai sopra e la inculai "aaahi fa un po male" C, mi fermai e poi ripresi più piano "va meglio?" "si ora si, lo sento tutto, ah quanto mi piace si scopami il culo," C la feci mettere a pecorina e la scopai, era strettissimo, ma bagnato com'era scivolava tutto dentro e lei veniva indietro quando io affondavo, si stava accarezzando la fica "godo di nuovo oddio ke mi hai fatto oggi sssiiii sssiii ggodoooo
vienimi dentro dai riempimi" C "si godo puttana ti riempio" "si sarò sempre la tua puttana" C
Con Clelia ne feci di tutti i colori, anke la doppia, ma col vibratore, le gang arrivarono dopo, quando ci siamo rincontrati.
Poi un giorno dopo 4 anni ni telefonò la sorella dicendo ke stavo rovinando una famiglia e di non vederla più, passarono ben 15 anni, ma poi ricominciammo come scritto nei racconti con lei.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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